L’influenza è una malattia respiratoria causata dal virus dell’influenza. I sintomi tipici dell’influenza includono febbre, mal di testa, tosse, dolori muscolari e articolari, mal di gola e stanchezza. L’influenza può essere una malattia grave, soprattutto per le persone a rischio di complicanze, come i bambini piccoli, gli adulti di età superiore ai 65 anni e le persone con malattie croniche.
Aumento dell’influenza durante le festività
Il periodo festivo è tradizionalmente associato a un aumento dei casi di influenza. Questo è dovuto a una serie di fattori, tra cui:
- La maggiore socializzazione: durante le feste, le persone si riuniscono in gruppo più spesso, aumentando le possibilità di contagio.
- La riduzione delle difese immunitarie: lo stress, la mancanza di sonno e l’alimentazione non regolare possono indebolire le difese immunitarie, rendendo le persone più vulnerabili all’influenza.
- Il calo delle temperature: il freddo può favorire la diffusione dei virus respiratori.
Per prevenirla, è importante:
- Vaccinarsi: la vaccinazione è il modo migliore per proteggersi.
- Lavare spesso le mani: lavarsi le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi è un modo efficace per prevenire la diffusione dei virus.
- Evitare il contatto con persone malate: se possibile, è meglio evitare il contatto con persone che hanno l’influenza.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nella settimana dal 22 al 28 novembre 2023, l’incidenza dei casi di sindromi simil-influenzali (ILI) è stata pari a 6,4 casi per mille assistiti, un valore superiore alla soglia epidemica (5 casi per mille assistiti). In particolare, l’incidenza è stata più alta nelle fasce di età pediatriche: 19,61 casi per mille assistiti nella fascia 0-4 anni, 5,89 casi per mille assistiti nella fascia 5-14 anni. Nelle fasce di età adulta e anziana, l’incidenza è stata di 3,94 casi per mille assistiti nella fascia 15-64 anni e 2,36 casi per mille assistiti nella fascia over 65.
L’aumento dei casi è dovuto a diversi fattori, tra cui la ripresa delle attività sociali e lavorative dopo la pandemia di COVID-19, la diminuzione delle misure di prevenzione (ad esempio, l’uso delle mascherine) e la circolazione di un nuovo ceppo influenzale, A(H3N2), che è più aggressivo rispetto ai ceppi circolanti nelle ultime stagioni.
Sintomi:
Compaiono improvvisamente, di solito entro 1-4 giorni dall’esposizione al virus. I sintomi più comuni includono:
- Febbre alta (38-40°C)
- Mal di testa
- Tosse
- Dolori muscolari e articolari
- Mal di gola
- Stanchezza
Altri sintomi possono includere:
- Naso che cola o congestionato
- Congiuntivite
- Vomito e diarrea, soprattutto nei bambini piccoli
- Complicanze dell’influenza:
Può causare complicazioni, soprattutto nelle persone a rischio di complicanze, come i bambini piccoli, gli adulti di età superiore ai 65 anni e le persone con malattie croniche. Le complicanze più comuni includono:
- Batteri polmonari (polmonite)
- Sinusite
- Otite media
- Insufficienza respiratoria
- Miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco)
- Encefalite (infiammazione del cervello)
- Prevenzione dell’influenza:
La migliore forma di prevenzione è la vaccinazione antinfluenzale. La vaccinazione è raccomandata per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età, in particolare per i soggetti a rischio di complicanze.
Soluzione rapida:
Se si manifestano i sintomi è importante consultare il medico. In attesa di una visita medica, è possibile ricorrere a soluzioni rapide per alleviare i sintomi, come:
- Assumere farmaci da banco per abbassare la febbre e alleviare i dolori
- Bere molti liquidi per evitare la disidratazione
- Dormire a sufficienza per favorire il recupero
- In alcuni casi, può essere utile anche assumere farmaci antivirali, che possono ridurre la durata e la gravità dei sintomi. Questi farmaci devono essere prescritti dal medico.